Cosa succede veramente se il tuo sito non è Responsive

Cosa succede veramente se il tuo sito non è Responsive

Tanto quelli che vogliono leggere il mio sito lo leggono lo stesso.”
Se sei di questo avviso proverò a insinuare qualche dubbio!

Ricordiamo anzitutto che significa “il mio sito non è responsive”: semplificando, significa che non è ottimizzato per essere letto bene da telefonino.

Come faccio a sapere se il mio sito è responsive?

In rete trovi tanti strumenti che te lo dicono. Per esempio puoi digitare l’indirizzo web del tuo sito qui.
Ti accorgi immediatamente che non è Responsive se la lettura risulta difficile, se il carattere risulta piccolo o se per leggere il testo o vedere le immagini devi scorrere la pagina in orizzontale.

Non è responsive, e allora?

In rete puoi trovare diverse risposte: puoi leggere che dal 2015 Google penalizza la tua pagina facendola arrivare dietro le altre nei risultati di ricerca oppure che l’esperienza dei tuoi lettori sarà pessima ma il fattore più importante a mio avviso è questo: se il tuo sito non è responsive avrai sprecato più di metà del tuo investimento.

Più di metà del denaro e più della metà del tempo che hai dedicato a costruire il tuo sito web, a mantenerlo e ad arricchirlo di contenuti significativi sarà letteralmente buttato via perché più della metà dei tuoi potenziali lettori non ti leggeranno.

Alcuni non ti troveranno, altri rinunceranno a leggere perché è scomodo e difficile. In ogni caso, gli sforzi che avrai dedicato al sito andranno buttati via per più di metà.

Perché posso dire più di metà?

Audiweb pubblica tutti i mesi un rapporto con moltissimi dati sulle modalità di lettura delle pagine web e tutti questi dati sono concordi nel segnalare (ormai da alcuni anni) che il traffico proveniente da dispositivi mobili ha superato la metà del traffico totale in tutte le fasce di età.

Che fare allora se il tuo sito non è responsive?

Chiedi a chi lo ha realizzato di renderlo responsive e se hai risposte insoddisfacenti, chiamaci!